sabato 8 febbraio 2014

NON LASCIAMO CHE IL MALE GENERI ALTRO MALE

Il video della ragazza di Bollate che picchia con totale disinvoltura ed indifferenza una sua coetanea ha fatto oramai il giro sul web. 
E' un video che fa orrore e tremendamente male. 
Fa male vedere una ragazzina che prende a calci in faccia una sua coetanea a quanto pare solo perché l'altra gli avrebbe soffiato il fidanzatino. Qualunque sia il motivo, niente spiega una simile violenza. 

Ma fa ancora più male l'indifferenza degli amici. L'indifferenza di tutte le persone presenti che continuavano a buttare giù bestemmioni e continuavano a filmare noncuranti che la ragazza a terra, impaurita, chiedeva disperatamente aiuto. 

Foto dal web

Negli ultimi tempi si è parlato spesso della violenza sulle donne. 
Quella violenza subdola, meschina che una donna subisce dal proprio compagno o dal proprio ex confondendo schiaffi o pugni fino ad arrivare a coltelli e pistole per il troppo amore
Tuttavia questo tipo di violenza mi tocca ancora di più. 
Mi fa male vedere o solo pensare che una donna possa essere così violenta. 
Ho letto commenti qui e li su questa storia.  

Sono partiti gli insulti e le minacce per la bulla. Ma a cosa servono?
Non servono a nulla perché il male genera solo altro male.
 Proprio tutto questo, forse, spiega perché questo mondo non va esattamente come vorremmo!

Un bel pò di persone, invece, hanno scritto che questo tipo di episodi sono sempre esistiti ma che prima semplicemente non venivano ripresi con i cellulari perché ancora non esistevano o non c'erano i social network su cui farli girare.  
Sinceramente non so se la differenza sia solo qui. 

Da questo punto di vista ringrazio i miei genitori di avermi dato valori saldissimi e ringrazio Dio di aver avuto la fortuna di non assistere mai ad una scena di simile violenza. 

Le risse sono sempre esistite, è vero. 
Ricordo che quando ero adolescente, se due si picchiavano (quasi sempre perché di mezzo c'era un maschietto) la voce si spargeva rapidamente e appena partiva una tirata di capelli, uno schiaffo o nella peggiore delle ipotesi un cazzotto il gruppo interveniva per dividerle e tutto finiva molto rapidamente. 

E' forse questa la grande differenza e senza alcun dubbio la forma di violenza che fa più male: l'indifferenza

Ho visto quel video e ho pianto mettendomi nei panni di quella ragazzina. Ho immaginato quanto paura potesse provare e la cosa che forse gli avrà spezzato il cuore sarà stata proprio l'indifferenza di quelle amiche che si, avranno avuto paura, ma non hanno mosso un dito per smorzare la situazione, non l'hanno aiutata a rialzarsi e hanno preferito restare in un angolo ad osservare, lasciando la loro amica per terra a prendere calci in faccia. 

Mi auguro che quella ragazza raggiunga la consapevolezza di quello che ha fatto, mi auguro che venga denunciata come anche quei ragazzini che non facevano altro che bestemmiare e filmare. 
Mi auguro che l'altra possa cancellare questo episodio il più rapidamente possibile. 
Mi auguro inoltre che tutti sul web la smettessero di lanciare insulti e minacce. 
La chiave di tutto sta proprio nel non generare altro male

Non ne faccio una questione generazionale, non voglio farne una questione di tecnologia:
non esiste chi era meglio e chi è peggio. 

Esistono solo i valori, questo si! 
E nel mio mondo, quello in cui i sono cresciuta, l'amicizia è un valore inestimabile. 
Quello per cui vale la pena beccarsi una tirata di capelli pur di chiudere subito, il prima possibile, 
il sipario al teatrino della violenza e del male. 

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