Quella di Hajime e Shimamoto, protagonisti di questo capolavoro di Murakami, è una delicata storia d'amore che vi piacerà.
Destinati ad amarsi sin da quando avevano 12 anni, da quando le loro mani si stringono per la prima volta e Hajime si rende conto che la mano piccola e calda di lei racchiudeva "tutto quello che c'era da sapere sulla vita".
(©Emanuela Megna)
Proprio la vita li porterà a prendere strade diverse senza riuscire mai a dimenticarsi l'uno dell'altra.
(©Emanuela Megna)
Proprio la vita li porterà a prendere strade diverse senza riuscire mai a dimenticarsi l'uno dell'altra.
Si ritroveranno solo molti anni dopo pieni di vita non vissuta, non condivisa.
Uniti da un senso di solitudine profondo e viscerale.
Quel senso di vuoto dovuto ad un amore esploso e mai vissuto.
Murakami insegue per tutto il romanzo i due personaggi e alla fine, li lascia andare.
Rimangono tanti dubbi su Shimamoto, presenza costante nella vita di Hajime fatta però di tanti "forse" e "per un pò".
Rimangono tanti dubbi su Shimamoto, presenza costante nella vita di Hajime fatta però di tanti "forse" e "per un pò".
"Se non esistono realtà intermedie, non possono esistere nemmeno le mezze misure".
Forse, la vita vera, quella reale, è proprio li "A sud del confine, a ovest del sole".
Buona lettura!
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